Amori folli e corpi rivoluzionari: i vincitori della settima edizione dell’Andaras Traveling Film Festival
- Andaras Film Festival

 - 20 lug
 - Tempo di lettura: 5 min
 
Si è conclusa sabato 19 luglio la settima edizione dell’Andaras Traveling Film Festival, che quest’anno ha scelto il tema Cyberlove per esplorare il viaggio in tutte le sue forme: fisico, emotivo, tecnologico e sentimentale. Ne è nata una selezione vibrante e trasversale di 37 cortometraggi internazionali, capaci di restituire le infinite sfumature del desiderio e dell’intimità nell’era dell’algoritmo.
Fiction, documentari, animazione, sperimentazione ed eros si sono intrecciati in sette categorie, disegnando nuove mappe dell’immaginario e del movimento. Con coraggio e visione, il festival ha celebrato il cinema come mezzo di scoperta e trasformazione, accogliendo opere capaci di guardare con occhi nuovi le relazioni umane e i territori interiori.

“È stata un’edizione incredibile sotto ogni punto di vista: la qualità e l’originalità dei film in concorso, il calore e la partecipazione del pubblico, la bellezza e potenza umana delle ospiti e degli ospiti che hanno animato ogni angolo di questo festival" ha dichiarato il direttore artistico Joe Juanne Piras. "Cyberlove ha messo in scena l’amore come viaggio nel tempo presente, tra intimità reali e corpi che non si arrendono all’essere mediati da una macchina. Un’edizione che ci ha insegnato che l’amore è ancora il più potente degli atti rivoluzionari."

Durante la cerimonia di chiusura sono stati consegnati nove premi ufficiali e numerosi riconoscimenti speciali dalle due giurie che hanno affiancato il festival in questa settimana di cinema e incontri.
Il fondatore dell’Andaras, Marco Corrias, ha ricordato il valore culturale dell’iniziativa, che "non solo porta cinema di qualità in territori marginali, ma agisce come volano per l’economia locale e antidoto al rischio di spopolamento dei borghi". Mentre la presidente dell’Associazione Andaras, Maria Paola Pisanu, ha sottolineato "la straordinaria partecipazione del pubblico, soprattutto dei più giovani, che hanno popolato ogni sera piazze, arene e spiagge, trasformando il festival in una vera festa collettiva".

Due le giurie che si sono occupate di decretare i migliori, tra i 37 finalisti della settima edizione.
Giuria Speciale “CyberLove”: Irene Maiorino – Andrea Zuliani – Francesco Motta
Giuria Classica: Flavio Natalia – Francesca Maria Scanu – Selene Caramazza

best Andaras Noas - New Paths 2025
“Two for the road” by Lochlainn McKenna
Per la raffinatezza con cui ha messo in scena un racconto toccante e sincero sul legame tra un padre e un figlio nell’Irlanda degli anni ’90. Un viaggio breve ma intenso, capace di restare impresso per la delicatezza dello sguardo, l’estetica e la forza emotiva delle immagini. Si fa spazio nel cuore dello spettatore grazie a una regia intima e autentica, che celebra la memoria e la vulnerabilità dell’infanzia.

best Gazes from the World 2025
“Wafaa from Gaza” by Elisa Ward
Come può una lunga intervista non annoiare mai e riuscire a mettere in scena un altro aspetto del viaggio? Con uno storytelling diretto e senza niente di superfluo, questo corto racconta non la scoperta di un luogo nuovo, ma il ripensare alle proprie radici, un viaggio all’indietro al cui centro c’è un sentimento che noi isolani conosciamo bene e ci risuona sempre: la nostalgia di casa.

best Narrative Short 2025
“Le Derapage” by Aurélien Laplace
Per la capacità di rendere corale e sociale un fatto apparentemente piccolo che sconvolge la vita di un personaggio, per la scrittura brillante che sbeffeggia politica e mass media di oggi e la messa in scena puntuale.

best Animation 2025
“Trash” by G. Boudiz, M. Crançon, R. Delaporte, M. Durand, R. Fleischer, A. Le Ral, M. Lutz, F. Vecchie
Per la sensibilità e la cura con cui affronta in modo diretto e profondo un tema centrale e universale come la lotta per la sopravvivenza e il dramma della guerra sociale; per la capacità di unire denuncia e poesia attraverso immagini curatissime e una regia precisa e mai scontata.

best Another Love 2025
“Cry me a river” by Suman Sen
A colpire è stata innanzitutto l'idea originale e la capacità interpretativa dell'attrice. Non ultima la fotografia. Un affresco moderno che gioca su un possibile paradosso che inevitabilmente ci fa riflettere, attraverso un processo inverso grazie all'originalità della storia, su cosa voglia dire piangere oggi emozionarsi e reinvertarsi pur di stare al mondo.

best Erotic Art 2025
“Freak” by Claire Barnett
Per la capacità di trattare in poco più di dieci minuti due tematiche tabù come il sesso e la religione e per il modo di farli entrare in collisione attraverso un'apparentemente semplice ma in realtà profonda, buffa, dolceamara crisi di coppia, il tutto attraverso uno stile grezzo, da filmino di famiglia, che rede tutto ancora più intimo, essenziale, vero.

best Strange World 2025
“You are the truck and I am the deer” by Max Ferguson
Per la capacità e il coraggio di costruire un mondo perturbante e affascinante, in cui realtà e simboli si fondono in modo magistrale, dando vita a un immaginario surreale e originale, accompagnato da una colonna sonora perfettamente integrata alla narrazione.

CyberLove Special Award 2025
“Amelìa” by F. Orefice, R. “Belusci” Croce
Sarà davvero possibile sostituire il ruolo di una figura umana con quella di un robot? Solo qualche anno fa era fantascienza eppure oggi è la deriva in cui rischiamo di naufragare ora che lA.I. ha iniziato a far parte delle nostre vite. Per la sua capacità di proporre questa importante e contemporanea riflessione immergendola in un impianto visivo altamente poetico.

Special Andaras Award 2025
“Two for the road” by Lochlainn McKenna
Per aver raccontato, con una regia elegante e profonda, un viaggio che è al tempo stesso fisico ed emotivo, mettendo in scena con grande delicatezza un rapporto umano di straordinaria complessità. Per aver saputo restituire l’essenza del viaggio, riuscendo a tradurne l’intimità, le trasformazioni e i silenzi. Un film capace di toccare corde profonde, che ci regala una storia di rara sensibilità e intensa umanità.

Andaras Honorable Mention 2025
Vincenzo Nemolato per la sua performance in "Sharing is caring"
Per averci regalato un’interpretazione sorprendente e irresistibile nei panni di Marco, un trentenne disilluso travolto dalle conseguenze tragicomiche della tecnologia.
Con perfetto equilibrio tra ironia e vulnerabilità ha dà corpo a un antieroe tragicomico dei nostri tempi. La sua performance incarna il paradosso contemporaneo tra intimità e sovraesposizione. Una prova brillante, capace di rendere credibile l’assurdo.

Andaras Honorable Mention 2025
"HIV fell in love with me" by M. Iacono, J. de la Mar
Per l'innegabile coraggio, davanti e dietro la macchina da presa, di raccontare in prima persona una malattia come l'HIV attraverso il proprio corpo e il proprio vissuto, per la forza che hanno gli autori di ribadire che la difficile convivenza con il virus non cancella la necessità tutta umana di voler amare e voler desiderare.




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