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I dieci migliori film di fantascienza (secondo noi!)

Se c'è una cosa che il nostro super computer di bordo continua a ripeterci come un mantra, è che scegliere i dieci migliori film di fantascienza da consigliare ai nostri amici è un’impresa impossibile. 


Questi film sono portali che ci conducono in mondi sconosciuti e futuri inimmaginabili, dove le leggi della fisica si piegano alla potenza della creatività.  In questa vasta galassia cinematografica, ci sono storie che ci portano in mondi lontani, popolati da creature straordinarie e culture misteriose. Ma la fantascienza non riguarda solo l'avventura nello spazio: affronta anche temi profondi e attuali che toccano il cuore delle persone. 


Seguiteci alla scoperta di pianeti misteriosi, androidi ribelli e alieni amichevol, nel nostro viaggio attraverso il meglio (almeno per noi) che la fantascienza ha da offrire.



2001: ODISSEA NELLO SPAZIO 

Se siete appassionati di cinema o semplicemente alla ricerca di un’esperienza cinematografica che vada oltre la narrazione convenzionale “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick è il film che fa per voi.


La trama segue un misterioso monolito che influenza l'evoluzione umana, dalla preistoria fino a un futuro dove l'intelligenza artificiale mette in discussione la natura stessa dell'umanità.


Quest’opera non è solo un capolavoro della fantascienza, ma è anche un viaggio filosofico che esplora temi come l’evoluzione umana, l’intrinseca violenza presente negli istinti dell’uomo e il nostro posto nell’universo. La musica classica, usata in modo innovativo, e gli effetti visivi pionieristici, creano un’atmosfera unica che ha definito nuovi standard per il cinema. La tensione tra l’astronauta Bowman e HAL 9000 offre una riflessione profonda sulla relazione tra umanità e tecnologia, un tema che risuona ancora oggi.


Potrebbe non solo intrattenervi, ma anche ispirarvi a vedere il mondo e forse l’universo, da una prospettiva completamente nuova.




MATRIX 

Pillola rossa o Pillola blu? Se non avete mai sentito questa domanda probabilmente provenite da un altro pianeta. Ebbene si, Matrix è un film che non ha bisogno di presentazioni! L’opera delle sorelle Wachowski non solo ha segnato una pietra 

miliare nel genere della fantascienza con la sua trama avvincente e gli effetti speciali rivoluzionari, ma è anche un’opera che affronta con maestria il tema del controllo sulla nostra esistenza.


La trama segue Neo, un programmatore che scopre di vivere in una simulazione computerizzata controllata da macchine intelligenti.


“Matrix” è una storia di coraggio, terrore e amore, ambientata in un mondo che funge da prigione per l’umanità. Gli effetti visivi, in particolare la tecnica del “bullet time”, hanno lasciato un segno indelebile nel cinema, influenzando innumerevoli film e serie TV. La coreografia delle scene di combattimento ha introdotto una nuova estetica nell’azione cinematografica.


Vi consigliamo di entrare nel “Matrix” per vivere un’avventura che eleva l’intrattenimento a nuove vette, offrendo un’esperienza che rimarrà con voi a lungo, anche dopo la fine dei titoli di coda.





WALL-E

A questo punto si potrebbe pensare che la fantascienza sia popolata esclusivamente da robot assassini e dimensioni parallele governate dalla macchine, ma vi assicuriamo che non è così. Il cinema sci-fi, infatti, è anche in grado di far emozionare e portare dolcezza in quegli ambienti oscuri e distopici, che spesso caratterizzano questo genere, e “Wall-e” sarà in grado di scogliere anche i cuori più freddi.


Vincitore del premio oscar come miglior film d’animazione, l’opera diretta da Andrew Stanton segue le vicende di Wall-E, l’ultimo robot pulitore rimasto sulla terra, e la sua storia d’amore con Eve, un drone sbarcato sulla terra in cerca di una speranza per l’umanità.


Dal punto di vista tecnico, "Wall-E" è notevole per la sua animazione straordinaria, che dà vita a personaggi emotivi e coinvolgenti senza l'uso di dialoghi significativi per gran parte del film. Lasciatevi trasportare dalla meravigliosa colonna sonora di Thomas Newman che contribuisce a creare un'atmosfera suggestiva e commovente, completando l'esperienza cinematografica.


Il film, inoltre, offre una critica sociale sottile ma incisiva sul futuro dell'umanità e sul nostro impatto sul pianeta, permettendo così anche a un pubblico più infantile di empatizzare con l’argomento.





ARRIVAL

Il linguaggio ha la capacità di modellare la nostra percezione del tempo e dell’identità. Questa è la tesi sostenuta dal regista Denis Villenueve con “Arrival”, capolavoro della fantascienza che non solo cattura con la sua trama ammaliante, la sua splendida cinematografia e una colonna sonora perfetta, ma porta alla luce un’importante riflessione su come la comunicazione influenzi le nostre relazioni 

personali.


Gli alieni sbarcano sulla terra, ma stavolta non sono qui per distruggerci. La linguista Louise Banks viene reclutata dall’esercito per comunicare con le creature, così mentre impara la loro complessa lingua, inizia a sperimentare una nuova comprensione del tempo e della memoria, che cambia radicalmente la sua visione del mondo.


“Arrival” è un viaggio che sfiderà la vostra mente e vi toccherà il cuore. Immergetevi in questo film per esplorare le profonde implicazioni della comunicazione e della percezione umana.





SOLARIS

Come abbiamo già visto la fantascienza non è esclusivamente genere che racconta storie ambienate nello spazio, ma spesso sfrutta le sue atmosfere per fare da sfondo ad argomenti molto più profondi. Con questo pretesto, nel 1972, Andrej Tarkovsky realizza “Solaris”.


Basata sul romanzo omonimo di Stanisław Lem, la trama segue lo psicologo Kris Kelvin inviato su una stazione spaziale, orbitante intorno al misterioso pianeta Solaris, per assicurarsi delle condizioni dell’equipaggio. Qui, si imbatte in fenomeni inspiegabili.


Tarkovsky non si lascia piegare dalle necessità di un pubblico sempre più ingordo di effetti speciali sfarzosi, optando per un approccio più sottile e contemplativo che sfida i confini del genere fantascientifico. Affronta temi complessi come la memoria, l'identità e l'amore, offrendo una riflessione profonda sull'esistenza umana e sulla nostra relazione con l'universo.


Insomma, se volete perdervi in domande esistenziali e lasciarvi trasportare dai pensieri questo è il film che fa per voi!





MR.NOBODY

“Mr. Nobody” di Jaco Van Dormael è un film che vi consigliamo caldamente di vedere.


Nemo Nobody, (un eccellente Jared Leto), ultimo mortale in un mondo di immortali, possiede l’abilità unica di ricordare i futuri possibili che avrebbe potuto vivere. L'uomo, sul suo letto di morte, ripercorre tutte le possibili vite alternative in un intreccio di cause ed effetti.


Questo film vi catturerà con la sua narrazione non lineare e la sua estetica visiva estraniante, invitandovi anche a riflettere sulle tematiche del fato, del tempo e dell'importanza di prendere una decisione. “Mr. Nobody” è un’esperienza che spinge a considerare l’importanza delle singole scelte che si prendono ogni giorno e di come queste alterano il nostro destino. Una profonda meditazione sulle infinite possibilità che la vita ci offre.


Se avete ancora dei dubbi sul guardarlo o meno, chiedetevi semplicemente come potrebbe cambiare la vostra vita dopo averlo visto!






BRAZIL

Ormai siamo abituati a pensare a mondi futuristici più fantasiosi in cui si vive per sempre o mondi in cui la specie umana ha abbandonato la terra. E se vi dicessimo che in alcuni ad aver preso potere è stata proprio lei, l’elegante e noiosa “burocrazia”.


In “Brazil” Terry Gilliam tira fuori tutta la sua folle genialità visionaria, creando un universo in cui la burocrazia è la regina indiscussa e l’assurdo il suo più fedele servitore. In seguito a dei sogni ricorrenti il funzionario ministeriale Sam Lowry fa di tutto per trovare l’amore della sua vita. Questa disperata ricerca lo porterà a perdersi tra fascicoli, moduli e computer in un mondo distopico in cui la sorveglianza è sempre più stretta.


La messa in scena di Gilliam, con le sue inquadrature storte, le sequenze musicali e il suo umorismo nero, va contro gli stilemi del genere riuscendo a portare l’ironia e il bizzarro anche nelle situazioni più tristi e sconcertanti.


Le forti critiche ai poteri dello stato, le tematiche sulla ricerca dell’amore e sulla perdita della individualità nell’era della tecnocrazia riflettono la società moderna, rendendo l’opera oggi più che mai attuale!





DISTRICT 9

Neill Blomkamp è riuscito in un impresa in cui molti hanno fallito. Attraverso la lente della fantascienza riesce ad esplorare con estrema sensibilità temi come razzismo, disuguaglianze di classe e l’impatto del colonialismo, affrontando questioni sociali che riflettono la storia contemporanea.


Ambientata in una Johannesburg alternativa, in cui una colonia aliena è stata confinata all'interno di un ghetto criminale, l’opera racconta la storia di Wikus van der Merwe, agente governativo incaricato di dirigere il trasferimento dei residenti extraterrestri. Le tensioni sempre maggiori tra la popolazione umana e la specie aliena, a causa della segregazione e della xenofobia, porteranno Wikus a scontrarsi con le sue percezione e i pregiudizi in un viaggio che lo trasformerà sia emotivamente che fisicamente. 


Lo stile “mockumentary” conferito dalla minuziosa regia di Blomkamp riuscirà a farvi immergere a tal punto da farvi scordare di star guardando quella che fino a prova contraria è un'opera di finzione.


Se ancora non lo avete visto, andate a recuperare “District 9” per la sua capacità di combinare azione e profondità tematica, offrendo uno sguardo critico su questioni di attualità come l’integrazione e l’identità in un contesto di fantascienza unico e provocatorio.






GHOST IN THE SHELL

Se siete convinti che l'animazione sia un genere da relegare a un pubblico più giovane vi sbagliate di grosso.


Il film del 1995 di Mamoru Oshii, basata sull’omonimo romanzo di Masamuna Shirow, segue le operazioni del Maggiore Motoko Kusanagi e la sua squadra della Sezione 9, i quali cercano di rintracciare il Puppet Master, un hacker informatico che manipola le menti delle persone. Nel corso della ricerca, il Maggiore si interroga sulla propria identità e sulla natura dell'esistenza umana, affrontando domande filosofiche sulla coscienza, la tecnologia e l'identità personale.


L'animazione avanzata di Oshii è stupefacente, conferisce un’eleganza e una naturalità in un mondo in cui di naturale è rimasto ben poco. Il suo stile visivo distintivo stabilisce nuovi standard nel mondo dell'animazione giapponese, influenzando generazioni di registi e artisti e lasciando un'impronta indelebile nel panorama del cinema d'animazione e nella cultura popolare.


Vi state ancora chiedendo quali sono i motivi per cui dovreste guardare "Ghost in the shell"? Oltre che offrire uno sguardo visionario sul futuro distopico e tecnologicamente avanzato, anticipando temi come l'intelligenza artificiale e la realtà virtuale, l'opera è in grado di sollevare nello spettatore domande importanti sulla natura umana e sulla relazione tra mente e corpo trasportandovi in un mondo di colori e di domande.






BLADE RUNNER
 

Concludiamo la nostra serie di consigli con uno dei padri effettivi della Fantascienza moderna.

Los Angeles, 2019. La storia segue le indagini dell’investigatore Deckard (Harrison Ford), il cui compito è quello di eliminare un gruppo di androidi assassini in fuga dal loro creatore, la sua ricerca lo porterà a una scoperta sconvolgente. 

Dopo il fantastico Alien, in cui si scontrano atmosfere sci-fi e horror, Ridley Scott torna nuovamente sul fronte fantascientifico riuscendo anche a questo giro fondere tra loro due generi, unendo la fantascienza classica allo stile Noir degli scritti di Raymond Chandler.


Scott dipinge una società futuristica segnata dalla solitudine, sollevando questioni etiche sulla schiavitù apparentemente incosciente degli androidi, in cui il nostro Deckard si aggira tra replicanti e dubbi esistenziali.


Il film richiama la California descritta nel romanzo di Philip K. Dick, presentando un mondo cupo in cui l’organico è stato sostituito completamente dall’artificiale. La cinematografia, gestita con maestria dal direttore alla fotografia Jordan Croneweth, sfrutta un’esplosione di neon colorati, usando dominanti di colore che andranno a creare un vero e proprio linguaggio visivo.


Fidatevi di noi e probabilmente assistere a qualcosa che gli umani non possono neanche immaginare! 




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